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il posto delle cose

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mi piace guardare nelle case
scoprire il costo delle storie
scrutare il dettaglio oltre le cose
sentire l’odore che le infetta.
e penso gli oggetti abbiano un senso
un gusto, un orientamento
a volte stanno dentro un posto giusto
a volte sono altrove, come lontane.
le cose raccontano le mani
un ordine, la polvere, la cura
gli oggetti hanno dentro pezzi d’uomo
e sussurrano l’abbraccio del ricordo.

da "La voce delle cose", Carla de Falco, Montag, 2013.

 Alberto Becca - 12/08/2013 22:49:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Oggetti e soggetti, animati e inanimati, case e cose, persone e non, danzano fra le righe (rime) di questi versi, senz’ altro stimolanti, musicali, intriganti, composti e disposti in modo tale da condurre il lettore verso in nuovo orizzonte, sospesi come in attesa che si sveli meglio chi li ha scritti: complimenti vivissimi e per me un profondo rammarico, una sconfitta, quasi un rimpianto: non averla scritta io !

 Leonora Lusin - 29/06/2013 18:01:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Una bella poesia, di cui ho gustato il ritmo interno, su un tema che mi è caro. Un saluto affettuoso.

 Carla de Falco - 29/06/2013 16:22:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Grazie Amina e Fiammetta!

 Fiammetta Lucattini - 05/06/2013 10:30:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Condivido le tue profonde riflessioni. Un saluto.

 Amina Narimi - 04/06/2013 01:48:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Un cammino dal piede gonfio al cielo..da quell’Edipo che non è arrivato oltre rendendo sterile la città;lungo Giacobbe che dentro l’utero strinse il tallone di Esaù, l’uomo rosso della Terra; salire verso l’anca, la porta degli uomini Giacobbe fu colpito dall’angelo alla porta delle anche, delle procreazione .Andò a dormire, sognò una scala. Il momento della scelta, del dubbio, della lotta della crescita. Dio poi cambiò il suo nome in Israele. Mosè dai "lombi" ebbe sue figlio. L’albero cresce sino alla porta degli dei, le clavicole, le chiavi che ci aprono alla testa del cielo. Ercole si fermò, la sua forza non fu sufficiente a superare "da solo" le Colonne, le Cles- le clavicole- Virgilio cedette il posto di guida a Beatrice alla Porta del silenzio..Atlante- la cervice-
Sì Cristina siamo un albero che cresce, affaticati dai nostri anelli che segnano le ossa del percorso; ma di tutto quel bagaglio abbiamo bisogno,ogni giorno di farnedi conto; un atto di forza, di volontà non incurvarsi nelle cose minute come nelle grandi, accogliere, affidarsi. Grazie Cristina sei sempre Oltre..Sempre

Grazie Loredana con affetto e grazie Maria, le tue parole mi hanno accompagnato oggi con emozione.
Grazie Cristiana perché sappiamo che quel corpo è una geografia che batte il tempo.
Grazie a te, Ferdinando che così spesso hai le clavicole vicine tanto da sfiorarle

 Amina Narimi - 04/06/2013 00:53:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

è la vita dei dettagli la voce delle cose, come scomporre quadri immaginando mondi tanto da farci avvicinare finchè la casa diventa il resto,e gli odori insistono dove i profumi vanno...fino a ritagliare perdite, e tra la polveri metti mani tra le pareti aria
Bellissima Carla, serena ti sia la notte

 Carla de Falco - 02/06/2013 20:19:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Alessandra e Nando, sempre onorata io della Vostra attenzione.

 Alessandra Ponticelli Conti - 02/06/2013 17:41:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Splendida!

 Ferdinando Battaglia - 02/06/2013 14:11:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Bella; tutta pregna di quell’arsura che anela le fonti di ogni possibile narrazione, letta dentro le cose abitate dalla vita, tra la ricchezza di un’utopia che non vuole tramontare (utopia dell’Impossibile: cristallizzare l’esistere nell’eufonia dei suoni metrici) e la lucida consapevolezza dell’imperfezione dentro lo scorrere del tempo; imperfezione che è anche male e sofferenza, distanza e contrapposizione.

Ciao Carla, sempre onorato di leggerti su "La Recherche.it"

 Carla de Falco - 02/06/2013 13:27:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Come sempre, Loredana, tu mi leggi con sguardo profondo e ti ringrazio. Ringrazio anche Marco, che spero avrò presto occasione di leggere qui su La Recherche.

 Marco Giovanni Mario Maggi - 02/06/2013 12:37:00 [ leggi altri commenti di Marco Giovanni Mario Maggi » ]

La contenuta drammaticità di questa poesia è indizio che, oltre le cose, ci sono le persone che le hanno possedute. E’ il rapporto con queste ultime (ed il loro ricordo) che dà sostanza agli oggetti al di là di ogni valore intrinseco. Molto bella

 Loredana Savelli - 02/06/2013 11:38:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Gucciniana (mi ricorda la bellissima "Scirocco"). Ma più che altro riconosco te, il tuo sguardo appena malinconico, sempre diretto e lucido sulle cose, sapedo che esse sono simboli umani perché in fondo a te è l’uomo che interessa.

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